Bentornata Ailyn. I questi giorni il soprano statunitense sarà Mimi, ne «La bohème» di Giacomo Puccini, al Teatro alla Scala, nella storica regia di Franco Zeffirelli. Amatissima dal pubblico del Piermarini, Ailyn Perez torna nella sua Milano dopo aver interpretato a marzo Violetta ne «La Traviata» e, precedentemente Amelia in «Simon Boccanegra» di Giuseppe Verdi. “La Scala? – racconta- Ormai è diventata una cara amica a cui posso confido le mie emozioni. Qui ritrovo amici, colleghi con cui ho già lavorato, tutto questo da un senso di continuità alla mia vita artistica”.

Cosa crede di aver ricevuto maggiormente dalla Scala?

“La libertà, in nessun altro teatro al mondo ho trovato la capacità scaligera di entrare nei dettagli, di analizzare la musica, il gesto più insignificante qui diventa rivelazione del carattere del personaggio. In scena senti l’abbraccio dell’orchestra, non sei mai sola. Le esperienze milanesi mi hanno cresciuta, la grande competenza rende liberi. Ritorna al ruolo di Mimi. Dopo essere stata Violetta e Manon Lescaut, un’altra donna malata e tragica. Mimi è più fragile di Traviata, è sincera e onesta. La sua vita non è turbolenta, cuce fiori di stoffa, è consapevole della sua malattia ma ogni giorno aspetta il sorgere del sole. Non ha nessuna speranza eppure trasforma la vita in poesia. Credo nella forza dei nomi, lei è Lucia, luce per tutti quelli che l’incontrano: Rodolfo, Musetta, Schaunard. E poi anche Aylin significa luce, così mi hanno sempre detto i miei genitori”.

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